Cambogia a Venezia

Balletto reale di Cambogia

10 maggio ore 20
Spettacolo Luci e ombre

Venezia, Teatro Malibran

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il Balletto Reale cambogiano si esibisce per la prima volta a Venezia. Questa forma di teatro-danza è celebrata in Europa fin dagli inizi del Novecento, da quando, in occasione della visita in Francia dell’allora re Sisowath, si svolse la prima tournée a Parigi che colpì e affascinò gli intellettuali parigini. Da allora, questa espressione artistica si è vista molto raramente nei teatri italiani e mai a Venezia.

Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenta un nuovo spettacolo incentrato sull’epica del Ramayana (Reamker in cambogiano), con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodom Buppha Devi, nel quale per la prima volta, assieme alla danza, viene inserito anche un episodio di teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

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9 – 10 maggio
Giornata di studi:
Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi.
L’esperienza di vita e di lavoro
di Onesta Carpenè

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore 

Momento centrale della programmazione 2014 dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sarà un appuntamento dedicato alla Cambogia.
Il progetto, organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini, comprende una giornata di studi per ricordare l’importante e poco conosciuta figura di Onesta Carpené che ha lavorato nella cooperazione internazionale in Cambogia dal 1980 (momento della caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni duemila e la cui vicenda si intreccia con la travagliata storia recente del paese.

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La giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè, a cura di Giovanni Giuriati (direttore dell’IISMC) e Valerio Pellizzari (giornalista e scrittore), intende innanzitutto ricordare la figura di Onesta Carpenè. Nata nel 1935 a Col San Martino-Treviso, fu impegnata nella cooperazione internazionale nel Sud-est asiatico (tra Vietnam, Laos, Thailandia) dal 1966, ma soprattutto in Cambogia, dove visse e lavorò, dal 1980 al 2005. In linea con gli interessi e l’azione dell’IISMC, alcuni dei relatori affronteranno i temi della cooperazione in campo culturale e del ruolo italiano in questo ambito. Parteciperanno all’incontro studiosi, giornalisti e protagonisti del mondo della cooperazione: Matilde Callari Galli, antropologa culturale e responsabile di progetti di cooperazione culturale in Cambogia; Nicoletta Dentico (vicepresidente dell’Osservatorio Italiano Salute Globale), attiva da anni nel mondo della cooperazione, Cambogia compresa, già responsabile italiana della campagna anti-mine e di Medecin sans Frontières; Elisabetta Rosaspina, inviata del Corriere della Sera; Suppya Nut Bru, docente di lingua khmer all’Università di Parigi (INALCO); S.A. il principe Ravivaddhana Monipong Sisowath, esperto della tradizione del Balletto Reale cambogiano. Interverranno inoltre alcuni familiari di Onesta Carpenè che testimonieranno il percorso di vita e i progetti di cooperazione da promossi dalla trevigiana, ancora oggi operanti nel sud-est asiatico.

 


9 maggio – 2 giugno
Mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani

a cura di Angela Staude Terzani
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

In occasione della giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi, inaugura il 9 maggio la mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani, a cura di Angela Terzani Staude e Giulia Martini, organizzata e allestita in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini.

La mostra fotografica, allestita negli spazi espositivi Biblioteca della Manica Lunga, con fotografie scattate dal marito Tiziano Terzani nel corso di un viaggio compiuto nel 1980, comprende ventisei stampe fotografiche originali, una ventina di riproduzioni da negativi, provini autentici e alcuni documenti tra dattiloscritti ed estratti stampa dell’epoca. Le foto, che offrono uno spaccato del Paese tra distruzione e ricostruzione – così come lo vide negli stessi anni Onesta Carpenè – si concentrano sulla Cambogia dei primi anni Ottanta, subito dopo la fine del regime dei Khmer Rossi ma ancora tormentata da una guerra civile e da un’occupazione-liberazione ad opera delle truppe vietnamite. Si tratta di foto in buona parte inedite provenienti dall’Archivio Terzani, in corso di lascito alla Fondazione Giorgio Cini, già donataria nel 2012 della biblioteca personale dello scrittore e giornalista.