Mostra fotografica “Karin no fudoki”

AsiaTeatro è lieta di patrocinare insieme a AISTUGIA e a Pagine Zen la mostra fotografica di Karin Vettorel “Karin no fudoki”.

La mostra sarà inaugurata in occasione dell’apertura del XLII Convegno di Studi sul Giappone dell’Associazione Italiana di Studi Giapponesi (Aistugia) 20 – 21 – 22 settembre 2018, presso il Polo di Mediazione Linguistica e Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Milano a Sesto S. Giovanni.
Coordinamento organizzativo di Cristian Pallone e Virginia Sica.
In collaborazione con CARC e Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali – con il Patrocinio di AISTUGIA, AsiaTeatro e Pagine Zen. La mostra sarà visitabile presso il Polo di Mediazione Linguistica e Culturale dell’Università degli Studi di Milano, P.za Indro Montanelli 1, Sesto San Giovanni (MI) dal 20 settembre 2018 al 31 gennaio 2019.


KARIN VETTOREL è laureata presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca in Scienze della Comunicazione a indirizzo interculturale (lingua e cultura giapponese) e, come fotografa professionista, lavora da oltre dieci anni per reportage di viaggio e di comunicazione aziendale per marchi quali Cartier, Piaget, Pomellato, Excelsior Milano, Antonioli. La sua esperienza lavorativa ha avuto inizio nel 2006 presso gli studi Mondadori, al fianco di Flavio Gallozzi photographer, con cui condivide l’amore per il Giappone. Il primo viaggio nell’arcipelago risale al 2003, cui sono seguite svariate missioni in aree meno frequentate dal turismo nazionale e internazionale, come le zone rurali della prefettura di Niigata e dello Hokkaidō e l’isola di Tokushima. Tali missioni sono state sponsorizzazione dalla Municipalità di Tōkamachi (per la partecipazione allo ECHIGO TSUMARI ART TRIENNIAL FESTIVAL con il docufilm SHUTTERS4), dalla Prefettura di Tokushima (per il progetto BEE-TOUR) e da RELATION, azienda impegnata nella sostenibilità produttiva e in attività collegate al ripopolamento delle zone rurali, attraverso la correlazione di persone, istituzioni locali e contesto naturale (progetto LEARNING JOURNEY). Tali esperienze l’hanno vista progressivamente maturare nella comprensione e intimità con la cultura e la società giapponesi.
Karin vive di obiettivi: quello fotografico, compagno di vita e lavoro, e quello umano, per condividere in immagini il valore aggiunto del pluralismo culturale. Poiché crede fermamente che, ancor più che atto di espressione, la fotografia sia un’efficace via di introspezione, crescita e conoscenza di sé, ha tenuto vari seminari e corsi sull’interpretazione delle immagini, in contesti universitari e per la cooperativa sociale ARIMO, impegnata nel reinserimento di minori in difficoltà.