MUDEC, le culture del mondo

Ha aperto oggi a Milano, con due belle mostre, il nuovo museo dedicato alle culture del mondo. E verrebbe da aggiungere: finalmente! se si pensa al lungo e complicato percorso che il progetto ha dovuto attraversare in 15 anni di arresti, ripartenze e riformulazioni. Ma basta entrare nello splendido edificio del MUDEC, racchiuso come una perla con le sue trasparenze madreperlacee nel recinto postindustriale dell’ex Ansaldo, e viene subito voglia di dimenticare tutte le difficoltà passate e prendere il volo verso il promesso futuro di interculturalità, interdisciplinarietà e partecipazione alla scena mondiale dell’innovazione.

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Anche AsiaTeatro, che da più di tre anni fa parte del tavolo di lavoro dedicato a questo museo dal Forum della Città Mondo, promosso dal Comune di Milano nel 2011, parteciperà con le sue proposte ai programmi di attività che le associazioni e le comunità internazionali potranno presentare nello Spazio delle Culture al piano terra dell’edificio. Come sappiamo, la gestione del museo è già in sé un esperimento innovativo di collaborazione tra pubblico e privato, perché le grandi mostre, il bookshop, i ristoranti e gli altri servizi saranno gestiti da 24 Ore Cultura, ma la presenza nella stessa sede dell’Associazione Città Mondo che rappresenta le comunità internazionali e buona parte delle associazioni che a Milano si occupano di intercultura è un traguardo raggiunto che lascia ben sperare per aggiungere la vitalità dell’integrazione alla qualità dell’offerta culturale.

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Sono sicuramente di grande qualità le due mostre inaugurali presentate dal MUDEC. La grande mostra sull’arte africana e i suoi influssi sulle culture europee, “Africa. La terra degli spiriti”,  presentata con un allestimento spettacolare e molto suggestivo, sarà visitabile fino al 30 agosto. La seconda mostra, “Mondi a Milano”,  è aperta invece solo fino al 19 luglio e per chi si interessa di culture orientali è assolutamente da non perdere.

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“Mondi a Milano” contestualizza l’Expo 2015 facendoci vedere come la città di Milano abbia accolto e divulgato al grande pubblico le diverse culture non europee fin dalla seconda metà dell’Ottocento, con tutti gli aspetti positivi di informazione su realtà altre che la loro scoperta comportava ma anche con tutte le distorsioni e i fraintendimenti che si riflettevano poi nella nascita di mode orientaliste e gusti coloniali. Attraversiamo cronologicamente i più rilevanti eventi espositivi del passato,  dalle mostre di arti industriali  sul modello delle Esposizioni Universali fino alle Biennali e Triennali degli anni Venti e Trenta del Novecento.

Una parte importante nell’allestimento ha il Giappone, che, come vedremo in autunno quando sarà aperta anche l’esposizione delle collezioni permanenti, è la zona più rappresentata nelle raccolte extraeuropee del Comune di Milano perché molti furono gli oggetti portati da viaggiatori milanesi, soprattutto setaioli che in Giappone andavano a cercare il seme bachi ma tornavano carichi anche di oggetti d’arte e di curiosità, trasformandosi spesso in collezionisti. La mostra si apre proprio con una serie di pregevoli bronzi cinesi e giapponesi, e nel percorso troviamo poi un celebre quadro orientalista, “La giapponese” di Anselmo Bucci (datato tra il 1910 e il 1919) ottimamente inserito in una sezione che illustra le influenze dei tessuti orientali sul design e sull’industria tessile lombarda.

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L’Esposizione Internazionale del Sempione del 1906 produsse una vera passione orientalistica a Milano, anche perché  – accanto ad attrazioni internazionali tra cui addirittura il Wild West Show di Buffalo Bill – era stato allestito un bazar in cui si potevano comprare oggetti di ogni tipo, dalla teiera nordafricana alle stoffe giapponesi. La compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli comprò molte sete con cui preparò i costumi di uno spettacolo, “La sposa del sole”, tuttora in scena dal 1908. E ne vediamo in mostra la scenografia completa di marionette (a cui è stata aggiunta un’armatura da samurai a misura di bambino, che fa parte delle collezioni del museo).

Carmen Covito

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Il catalogo, “Mondi a Milano, Culture ed esposizioni 1874-1940” edito da 24 Ore cultura, contiene numerosi saggi di specialisti ed è curato dal comitato scientifico della mostra: Fulvio Irace (Politecnico di Milano, Facoltà di Design), Anna Mazzanti (Politecnico di Milano, Facoltà di Design), Mariagrazia Messina (Università degli studi di Firenze), Antonello Negri (Università degli Studi di Milano), Carolina Orsini (Museo delle Culture), Marina Pugliese (Servizio Polo Arte Moderna e Contemporanea) e Ornella Selvafolta (Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura I).

INFORMAZIONI

“Mondi a Milano” 27 marzo / 19 luglio 2015
“Africa. La terra degli spiriti” 27 marzo / 30 agosto 2015
MUDEC Museo delle culture – Via Tortona 56, Milano

Per informazioni e prenotazioni visita il sito
www.mudec.it